Stroncature, Monitoraggio Think Tanks & geostrategia

 

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"GeoStrategia" è un monitoraggio delle principali testate giornalistiche globali, delle pubblicazioni specializzate di settore e dei report prodotti da istituzioni e organizzazioni internazionali. Concentrandosi sulle questioni geopolitiche, strategiche e militari, "GeoStrategia" offre un quadro analitico rigoroso e aggiornato delle dinamiche globali. Questo servizio è strutturato per fornire un'analisi imparziale e approfondita, mettendo in relazione eventi, politiche e tendenze al fine di offrire una visione olistica dei complessi scenari internazionali.

I benefici di seguire questa newsletter sono molteplici. Innanzitutto, permette agli esperti, ai decisori politici, agli accademici e a chiunque sia interessato ai temi trattati di accedere a informazioni e analisi di alta qualità. Questa tipologia di contenuto facilita non solo la comprensione, ma anche l'interpretazione degli eventi mondiali, fornendo gli strumenti per un'analisi critica. Inoltre, data la vastità delle fonti monitorate, "Prospettive" è in grado di presentare un quadro equilibrato e complesso, evitando il rischio di polarizzazione o di unilateralità dell'informazione.

In sintesi, "Prospettive" rappresenta un punto di riferimento essenziale per chi desidera mantenere un alto livello di consapevolezza e di comprensione delle questioni internazionali. Offre una panoramica dettagliata e ben articolata che, nella sua pluralità di fonti e nella sua profondità di analisi, serve a illuminare i complicati meccanismi alla base delle relazioni globali, strategiche e militari.

Stroncature, Monitoraggio Think Tanks

Quello che segue è il nuovo numero del Monitoraggio dei più importanti Think Tanks internazionali sul periodo che va dal 30 aprile al 30 maggio di 2022 ed è incentrato sulle questioni Cyber Security, Tecnologia, Innovazione. Questo numero è curato da Federica Nisticò e riguarda i seguenti centri studi: RAND Corporation (Stati Uniti), Center for International and Strategic Studies (Stati Uniti), Brookings Institution (Stati Uniti); International Institute of Strategic Studies (Regno Unito), Israel Public Policy Institute (Israele), The Institute of National Security Studies (Israele), German Institute for International and Security Affairs (Germania), Center for International Governance Innovation (Canada), European Parliament Think Thank (Europe), Hague Center for Strategic Studies (Olanda).


RAND Corporation - Wikipedia

Exploring the Civil-Military Divide over Artificial Intelligence | RAND

Report
Numero di pagine: 109

Il report, sponsorizzato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, analizza il punto di vista degli sviluppatori di software di Intelligenza A delle principali aziende private tecnologiche sull’applicazione dell’IA al settore militare, con l’obiettivo di conoscere la loro effettiva disponibilità a contribuire a progetti per il Dipartimento. Il sondaggio condotto dai ricercatori presentava una serie di possibili scenari che descrivevano come le forze armate statunitensi avrebbero potuto impiegare l'IA chiedendo agli ingegneri di descrivere il loro livello di comfort nell'utilizzo dell'IA in tali contesti. L'indagine ha ricevuto 1.178 risposte, il maggior numero di partecipanti mai reclutati per uno studio incentrato su questi temi e su questa comunità di esperti. I risultati confermano la forma mentis americana: in sostanza la maggior parte degli esperti statunitensi di IA non si oppone alla missione di base del Dipartimento della Difesa o all'uso dell'IA le applicazioni militari ad eccezione di quelle implicanti un uso letale della forza.


 

Center for Strategic and International Studies | Land Portal

One Key Challenge for Diplomacy on AI: China’s Military Does Not Want to Talk |


Commento
Numero di pagine: 2

Come noto, l’attivismo di Cina e Russia sugli impieghi militari delle tecnologie di Intelligenza Artificiale preoccupa gli Stati Uniti, mettendo l’impiego dell’IA nel contesto bellico al centro di molti progetti del Pentagono. Tra gli obiettivi principali il più preoccupante è quello di eliminare il rischio di incidenti legati all'IA nei propri sistemi militari che, sebbene parzialmente raggiungibile, non risolverebbe i rischi per gli Stati Uniti derivanti da guasti tecnici nei sistemi di IA militari russi e cinesi. Per tale ragione risulta di fondamentale importanza una diplomazia sostanziale sul tema, e sebbene la Cina si sia appellata pubblicamente alla realizzazione di accordi ad hoc, l’autore smentisce fortemente le declamate intenzioni cinesi, raccontando come in realtà Pechino abbia rifiutato il dialogo in più di un’occasione.


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Battle lines for the future of the internet (brookings.edu)
Articolo
Numero di pagine: 4

Il 28 aprile 2022, 60 governi, si sono incontrati alla Casa Bianca per firmare una "Dichiarazione sul futuro di Internet". L’articolo indaga in modo approfondito il significato della Dichiarazione e la conseguente frattura globale che essa comporta, contrapponendola alla dichiarazione congiunta Russia-Cina dello scorso 4 febbraio, la quale presentava una visione di Internet nettamente diversa. In continuità con i prodotti del Brookings Institution, l’articolo si concentra sul possibile ruolo guida degli Stati Uniti, raggiungibile attraverso il soft power e sui gap da colmare in materia di legislazione. 

 

 

IPPI - Israel Public Policy Institute

An Algorithm for Peace? AI in International Peace Mediation - IPPI

Articolo

Numero di pagine: 2

Questo articolo risulta contro corrente rispetto agli consueti prodotti sul tema dell’uso dell’Intelligenza Artificiale in guerra. Di fatti, facendo riferimento all’IA nel contesto dei conflitti internazionali, le associazioni più immediate sono probabilmente legate alle armi autonome letali (LAWS) sul campo di battaglia. Tale articolo propone una visione originale incentrata sull’altro lato della medaglia: quello sul possibile contributo dell'IA alla pace, in modo particolare, si discute il ruolo della tecnologia digitale nel supporto ai processi di mediazione come Terza Parte in un conflitto tra Stati.


 

Centre for International Governance Innovation (CIGI) - G20 Insights

The First Space-Cyber War and the Need for New Regimes and Policies - Centre for International Governance Innovation (cigionline.org)


Numero di pagine: 10

La maggior parte dei ricercatori accademici ed esperti del settore, crede che le operazioni cibernetiche in Ucraina assumano un mero ruolo di supporto all'uso della forza fisica, allontanandosi dalla visione di “guerra cibernetica”. La pubblicazione di CIGI, andando contro tendenza, assimila la guerra cibernetica in Ucraina alla prima guerra cibernetica spaziale. Le conclusioni riflettono comunque un pensiero comune: i cyberattacchi, secondo l’autore, potrebbero diventare il metodo principale per colpire le infrastrutture spaziali, causando danni inimmaginabili. Secondo l’autore, gli Stati dovrebbero infatti adottare politiche nazionali di difesa contro le minacce ai beni e alle applicazioni spaziali, identificando i principi per un comportamento responsabile in ambito spaziale e cibernetico.     


 

Report on digital automation and the future of work - MediaLaws

Pegasus and surveillance spyware (europa.eu)

Analisi
Numero di pagine: 31

Le rivelazioni fatte sullo spyware Pegasus – strumento di hacking israeliano che avrebbe permesso ai governi di diversi Paesi di spiare per anni politici, giornalisti e attivisti – hanno sollevato molteplici interrogativi sul possibile impatto dei moderni strumenti spyware sui diritti fondamentali, in particolare sul diritto alla privacy e alla protezione dei dati. A quasi un anno dallo scoppio dello scandalo il Dipartimento del Parlamento europeo delle Politiche per i Diritti dei Cittadini e gli Affari costituzionali pubblica un’analisi di dettaglio per la Commissione d’Inchiesta volta ad indagare l’uso confermato e sospetto dello spyware in questione e di altri software di sorveglianza equivalenti negli Stati membri e le relative reazioni dell'Unione Europea.

The Hague Centre for Strategic Studies – The EU Non-Proliferation Consortium

Cyber Arms Watch - HCSS

Report
Numero di pagine: 188

Il programma “International Cyber Security” del think tank olandese ha pubblicato la prima versione del Cyber Arms Watch Monitor, un'esplorazione interattiva del dataset di Cyber Arms Watch che fornisce un indice di trasparenza sulle capacità cibernetiche offensive di 60 Stati. Il rapporto è articolato in tre sezioni: le capacità dichiarate, le capacità percepite e l'indice di trasparenza finale. Successivamente a una descrizione degli obiettivi, i limiti e la metodologia seguono i profili degli stati, sottoforma di “scheda paese” con i relativi punteggi attribuiti. La metodologia per la compilazione del database di base si basa sulla classificazione delle fonti disponibili pubblicamente secondo un sistema di categorizzazione a sei livelli. Ciascuna fonte è etichettata singolarmente e nel complesso costituiscono il punteggio complessivo del Paese sia per la valutazione delle capacità dichiarate che per quella delle capacità percepite. Tale prodotto rappresenta un peculiare primo tentativo di valutazione di trasparenza che può gettare le basi per ulteriori esami e analisi.