nota de premsa radicali/ERA

COMUNICATO STAMPA

Tunisi, Pagano (Radicali/ERA): "Perché la Tunisia non dovrebbe entrare in Europa?"
 
Dichiarazione di Giorgio Pagano - Radicali/ERA
 
 
"Perché un Paese come la Tunisia non dovrebbe entrare in Europa?". E´ la proposta lanciata da Giorgio Pagano, Segretario dell´Associazione Radicale "Esperanto", al Consiglio generale del Partito Radicale a Tunisi.
 
"In questi giorni si è parlato di Grecia che resti nel sistema monetario senza però far parte dell´Unione Europea, c´è una Turchia pronta ad entrare nell´Unione, il Mediterreaneo  è stato dichiarato zona di libero scambio dall´Unione, perché, allora, non pensare a Paesi del Mediterraneo che  trovino progressive formule di partecipazione alla democrazia sovranazionale europea. Le neo-democrazie della sponda africana del Mediterraneo, ad esempio, potrebbero da subito adottare l´Euro o adottare un regime di doppia moneta mettendo così l´Europa di fronte  ad una iniziativa che li renda forti nell´Euromed.
La Tunisia, Paese neo-democratico, nazione in cui è scaturita la grande rivoluzione democratica che ha pervaso il Nord Africa, è un Paese arabo ma anche francofono, culturalmente vicino all´Europa e oggi non solo ai suoi ideali democratici, ma a quell´esigenza di rilancio della democrazia che l´Europa potrebbe e dovrebbe proporre al mondo", prosegue Pagano.
 
"Il bisogno che c´è d´identità europea, legato anche alla crisi dei valori che noi, come Radicali esperantisti, stiamo cercando di rilanciare con le nostre proposte, in primis la doppia bandiera alle Olimpiadi, iniziativa condivisa anche dalla Spagna, è un bisogno che non si soddisfa chiudendo le frontiere europee, ma allargando i valori fondamentali dell´Europa condividendoli con Paesi vicini come la Tunisia.
E´ necessario oggi dare un concreto sostegno al mondo arabo, ampliando anche l´esportazione nonviolenta della democrazia negli Stati che stanno lottando per ottenerla, affinché non si parli più in maniera astratta, ma concreta del Mediterraneo e dell´Euromediterraneo, e per far ciò bisogna rilanciare i simboli della cultura democratica europea e condividerli con le neodemocrazie nordafricane", conclude Pagano.

Tunisi, Pagano (Radicali/ERA): No colonizzazione inglese della francofonia africana.



"No alla seconda colonizzazione, anglofona, dei Paesi africani francofoni", ha dichiarato Giorgio Pagano, Segretario dell´Associazione Radicale Esperanto, intervenendo in apertura dei
lavori dell´ultima giornata del Consiglio generale del Partito radicale.
"La colonizzazione anglofona, che il British Council sta vivendo come missione religiosa, rientrando dalla finestra in India laddove la Corona era stata cacciata dalla porta da Gandhi, non può assoggettare anche il Nord Africa. Sarebbe la seconda colonizzazione per i Paesi che si sono liberati da quella francese", ha aggiunto Pagano.
"Il genocidio linguistico e culturale dei popoli tradizionali africani si perpetra non solo attraverso le multinazionali americane, come ci hanno ricordato gli On.i Okitundo e Mokeni del Congo, ma anche
attraverso i modelli educativi e comportamentali. Per questo al summit della Francofonia a Kinshasa l´Associazione Radicale Esperanto chiederà, speriamo anche grazie all´impegno dei prestigiosi compagni congolesi, sostegno alla lotta per la democrazia linguistica, per l´Esperanto", ha concluso Pagano.

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