Notizie Associazione Coscioni - 95

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Notizie Associazione Coscioni - n. 95 - 22 agosto 2008
Direttori Marco Valerio Lo Prete e Alessandro Capriccioli



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Mi chiamo Gustavo Fraticelli e sono Consigliere Generale dell'Associazione Luca Coscioni. Sono nato 54 anni fa a Roma dove abito. Sono un disabile motorio: la mia patologia in termini medici si definisce "Tetraparesi spastica".continua a leggere


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Questo numero della nostra newsletter è dedicato all'Agenda Coscioni del mese di agosto, che apre sull'argomento del testamento biologico: nell'articolo di Gianfranco Spadaccia è messo in luce come questo strumento possa essere utile non soltanto a coloro che decidono di interrompere le loro terapie, ma anche a chi desiderasse proseguirle.
Proseguendo con l'attualità, l'articolo di Chiara Lalli si occupa del caso di Eluana Englaro sottolineando l'ipocrisia e l'invadenza di alcune posizioni, definite senza mezzi termini "pornografiche".
Infine, una finestra sulle lettere che ogni mese giungono alla redazione di Agenda Coscioni: leggi quello che ci raccontano i nostri lettori e partecipa anche tu al nostro giornale, che è frutto del contributo volontario di medici, malati, ricercatori, attivisti, cittadini come te. Un'informazione libera e senza veline, che parla di ricerca scientifica e diritti civili, e che diventa automaticamente contro-informazione: proprio per questo ti chiediamo di attivarti, di iniziare a "fare notizia" piuttosto che rimanere solo dalla parte dell'audience. Puoi aiutarci segnalandoci articoli, raccontandoci storie direttamente dal tuo laboratorio, dalla tua università, dal tuo ospedale. Oppure puoi sostenerci abbonandoti per un anno al nostro mensile con soli 20 euro.

L'esempio di Paolo Ravasin

Il testamento biologico è utile proprio a chi volesse compiere, in caso di coma irreversibile o di accanimento terapeutico, scelte diverse da quella di Eluana o di Piergiorgio.

Mentre si annuncia una nuova offensiva contro il diritto di autoderminazione del malato nello scegliere la propria cura e il modo più dignitoso e meno doloroso per affrontare la fine della propria vita, da una parte alcuni giudici, basandosi sulle leggi esistenti, e dall'altra molti malati - appellandosi alle stesse norme - hanno individuato la strada per impossessarsi di quel testamento biologico che finora il Parlamento ha loro negato.
A migliaia, utilizzando il sito della Associazione Luca Coscioni e avvalendosi dei consigli e delle indicazioni del portale del sito lucacoscioni.it "Soccorso civile" o dei moduli forniti da altre associazioni, hanno sottoscritto in pochi giorni le proprie "direttive anticipate.
Continua a leggere l'articolo di Gianfranco Spadaccia

L'uso ambiguo della parola "vita"

Dopo sedici anni sarebbe augurabile seguire il consiglio del padre di Eluana: che ritorni una faccenda privata. Soprattutto quando le parole sono usate a sproposito.

Beppino Englaro ha deciso, anni fa, di rendere la sua battaglia pubblica per opporsi a quella ipocrisia molto italiana che suggerisce di agire nell'ombra. Ha deciso di rivendicare un diritto e di rifiutare quel pietismo che trasforma la libertà in una concessione bonaria del padrone. Dopo la decisione dei giudici di Milano chiede silenzio, chiede che la vicenda di Eluana torni ad essere privata. Non vuole replicare alla oscena iniziativa de Il Foglio di deporre bottiglie d'acqua davanti al Duomo di Milano. Alla violenta e pornografica invadenza del Vaticano risponde che per lui conta la volontà della figlia, e che Eluana non avrebbe mai voluto essere costretta a sopravvivere in queste condizioni.
Continua a leggere l'articolo di Chiara Lalli

Il tuo video smuove le speranze

Caro Paolo (Ravasin), ho visto il tuo video. Ti auguro di tutto cuore che la tua volontà venga rispettata. E che il tuo video abbia smosso almeno qualche coscienza in più. Che la tua incredibile sofferenza possa terminare quando e come tu hai chiesto che termini. Che tu possa diventare un uomo libero. Perché la libertà è un diritto di ogni essere umano.
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