sobre el Papa, la demografia, les persones homosexuals...

• Declaracions de Sergio Rovasio, Segretario Associazione Certi Diritti:

Que el Papa sostingui que els drets de les parelles homosexuals no han d'existir perquè hi ha una forta caiguda demogràfica, és un fet greu i ofensiu, especialment vers les persones lesbianes i gais. Per altre part, inculpar els homosexuals de la caiguda demogràfica i no, per exemple, a les famílies catòliques que fan servir habitualment el preservatiu o la píndola del dia després, és expressió d'hipocresia tendent a amagar un fenòmen molt difós en el món catòlic. La nova tesi del Papa és més de barra de bar que de fi teòleg i demostra -fos novetat!- una forta i preocupant atenció vers el món LGBT. Si la seva obsessió sobre el tema de la caiguda demogràfica és tant forta, que faci eliminar el vot de castetat de les monjes i els cures que, se sap, no són persones necessàriament homosexuals.

12-V-08, notizieradicali

• nota d'agència llegida a Radio Radicale:

"Le dichiarazioni quotidiane di questo Papa sono una bestemmia contro la verità e la religiosità quale viene vissuta nel nostro paese e in tutto il mondo civile". Lo ha affermato il leader storico del Partito Radicale Marco Pannella rispondendo alle affermazioni di Papa Benedetto XVI che oggi ha nuovamente espresso la netta condanna della Chiesa nei confronti dell'aborto.

"Trent'anni fa - ricorda Pannella - in Italia, secondo stime dell'Oms, gli aborti erano oltre il milione, 1 milione e 200 mila, ora sappiamo che quelli legali sono 100 mila. Quindi - ha sottolineato Pannella - dire che i problemi si sono aggravati da allora ad oggi, e omettere che gli aborti in Italia sono un decimo rispetto a trent'anni fa è una bestemmia contro la lealtà civile e religiosa, nonché un'offesa contro lo Stato italiano e un insulto contro la maggioranza dei Paesi del mondo che hanno affrontato la piaga dell'aborto con lo strumento della legalizzazione". Secondo Pannella inoltre "in Italia gli aborti legali sono dovuti in modo chiaro alla resistenza e al terrorismo psicologico delle campagne menzognere del Vaticano" sulla contraccezione.

"Su questo fronte -ha aggiunto Pannella- chiediamo che l'informazione venga difesa e diffusa come diritto". Pannella annuncia quindi che entro giugno il Partito Radicale organizzerà una "grande risposta per respingere al mittente questo insulto costante".

• Declaracions de Maurizio Turco, diputat radical electe a les llistes del PD, secretari d'anticlericale.net:

Non è previsto da alcun ordinamento che Capi di Stato possano interferire nella vita politica di altri Stati. Tantomeno criticarne le leggi.Al capo dello Stato Città del Vaticano è consentito questo ed altro (per esempio sottrarre alla giustizia civile chi ha commesso reati come la violenza sessuale anche contro minori).La religione con l'interferenza da parte vaticana nella vita della Repubblica italiana non c'entra nulla. Assolutamente nulla.Come non ha nulla a che fare il rispetto della libertà religiosa con il silenzio della Repubblica italiana di fronte alle interferenze vaticane.E non c'entra nulla con il rispetto nei confronti del Papa il silenzio di coloro che sanno.Che sanno che in Italia, con la legalizzazione dell'aborto, dal milione di aborti clandestini stimati dall'OMS e dalle centinaia di donne morte si è passati - in un solo colpo ! - a poco più di duecentotrentamila e sono praticamente scomparse le morti.Che sanno che - anche se inserito in un quadro in cui l'aborto è legale - le campagne contro gli anticoncezionali favoriscono il ricorso all'aborto.

• Declaracions d'Elisabetta Zamparutti, diputada radical electa a les llistes del PD, tresorera de Radicali Italiani:

Le parole del Papa contro la legge 194 rappresentano una gravissima menzogna rispetto ai dati che dimostrano come la legalizzazione dell'aborto in Italia abbia contribuito a ridurre drasticamente il ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza nel nostro Paese. La definitiva scomparsa dell'aborto è legata ad una politica di informazione e promozione degli anticoncezionali e non certo all'abolizione della 194,legge che ha praticamente debellato il flagello dell'aborto clandestino e di massa.La posizione espressa oggi dalla Santa Sede è espressione di una visione totalitaria nemica delle conquiste umane e civili. Anche in occasione del dibattito che vi fu lo scorso dicembre all'ONU,quando si approvò la risoluzione per una moratoria delle esecuzioni capitali,la Santa Sede si espresse sostenendo emendamenti cosiddetti "a favore della vita" promossi da paesi totalitari e illiberali come l'Iran o la Siria,volti a snaturare il significato della risoluzione.E' in atto un'offensiva alla libertà che ha già dato i suoi frutti con l'elevata percentuale di medici "obiettori di coscienza" contro l'aborto legale, che in Basilicata ha assunto cifre record e che andrebbe urgentemente regolamentata in modo da impedire l'emigrazione di donne verso regioni più o meno vicine che consentono l'interruzione legale della gravidanza negli ospedali.