14-XII, Barcelona, sit in, ŽNoi Non Siamo SfiduciatiŽ

Ciao a tutti,

ci vediamo martedí 14 dicembre alle 18.30 in Plaça Universitat per il SIT IN: NOI NON SIAMO SFIDUCIATI
Chi puó porti uno o due (o più) scatoloni di cartone a testa + pennarelli: scriveremo con dei grossi pennarelli qualcosa che non ci piace su ogni scatola: "mafia, illegalità, sfruttamento, corruzione... quello che si vuole" fare un gran muro con le parole ben visibili e poi con una gran rincorsa distruggerlo: fa moltoooooooo effettto.

Poi riprenderemo i cartoni e su un altro lato scriveremo una parola di qualcosa che ci piace e fare una torre alta con le cose belle visibili, poi ovviamente puliamo tutto. In allegato il volantino (chi puó stampi un po´ di copie)
 
Coordinació Cittadini Italiani Progressisti di Barcellona.

Noi non siamo Sfiduciati.
Oggi 14 di dicembre, il governo italiano potrebbe cadere, anzi potrebbe essere già caduto o comunque è destinato a questa fine, sotto i colpi di parte della maggioranza che fino ad ora l’ha sostenuto (gli ex neofascisti capitanati dal Presidente della Camera Fini).
Una maggioranza che ha condotto l’Italia nel baratro di una crisi non solo finanziaria, ma anche culturale e istituzionale, se non antropologica; i governi di Berlusconi passeranno alla Storia per aver tutelato gli interessi del proprio capo e aver irriso per anni le funzioni del Parlamento sovrano ricorrendo continuamente alla pratica antidemocratica del decreto legge (che viene votato impedendo, di fatto, il dibattito parlamentare).
Nonostante la caduta del governo ci renda gioiosi, perché il berlusconismo, il sistema sociale e di governo creato da Berlusconi attraverso il consenso forgiato con bugie, le minacce verso gli oppositori, le "fabbriche del fango" costruite ad arte dai suoi mezzi di informazione, gli amici mafiosi fatti sedere in Parlamento, la ballerina amante eletta Ministro delle Pari Opportunità (che ironia!), perché tutto questo liquame non gli sopravviva, ma invece venga sconfitto da una nuova reale alternativa, crediamo che sia il momento in cui i cittadini dell’Italia migliore si uniscano per far sentire con fermezza la propria voce.
Da mesi in Italia studenti, insegnanti, ricercatori protestano contro una ‘riforma’ dell’università che ha come unico scopo quello di sottrarre risorse alla università pubblica per finanziare quella privata. I migranti e i lavoratori salgono sui tetti, sulle gru per protestare contro una legge discriminatoria verso i nuovi cittadini italiani, che spesso sono costretti a sopportare condizioni di semi-schiavitù per poter lavorare. Gli operai, da nord a sud, si mobilitano perché vedono in pericolo sacrosanti diritti sanciti dai contratti collettivi nazionali e conquistati dalle generazioni precedenti con anni di aspre lotte sindacali. All’Aquila, città colpita dal terremoto, i cittadini protestano in migliaia contro un progetto di pseudo-ricostruzione che non recupera alla vita il bellissimo centro storico e che si è rivelato solo un’enorme speculazione, sulla quale essi non hanno potuto esprimere liberamente la propria opinione.
A Napoli, si manifesta per la difesa dell’ambiente contro le discariche tossiche che annientano la vita, contro la TAV in Val di Susa, ed ovunque contro le privatizzazioni e a favore dell’Acqua pubblica.
Sempre più spesso le manifestazioni di dissenso vengono "regolate" ricorrendo all’uso indiscriminato della forza, arrestando e picchiando violentemente i manifestanti.
La scorsa settimana, addirittura, le forze di polizia hanno protestano di fronte ad Arcore (la residenza privata di Berlusconi) per la cronica mancanza di risorse economiche che gli impedisce di svolgere la loro funzione e almeno in questa occasione non ci sono stati "incidenti"!
Per il Bene Comune, per la Giustizia, per la Legalità, per la Costituzione, per ricordare a tutti i cittadini che le conquiste democratiche non sono mai "certe" e imperiture, ma anzi vanno sempre difese e riaffermate attraverso la partecipazione di tutta la popolazione.
Ci sarebbe poco da festeggiare, in ogni caso, se Berlusconi cadesse o fosse caduto al termine di una partita giocata interamente all’interno del Palazzo. Non ci basta.
Per questo, mobilitiamoci in tutte le città italiane e anche all’estero: cittadine e cittadini, lavoratori e studenti manifestiamo:
 
NOI NON SIAMO SFIDUCIATI a Barcellona.
Riuniamoci tutte e tutti in Plaça Universitat, martedì 14 dicembre 2010 alle 18,30

NO ESTEM DESANIMATS
Avui 14 de desembre, el govern italià podria caure —o més aviat ja podria haver caigut— o està destinat a aquest final sota els cops de la majoria que fins ara l’ha sostingut (els exneofeixistes capitanejats per President de la Cambra Fini).
Una majoria que ha conduït Itàlia cap a l’abisme d’una crisi no únicament financera, sinó també cultural i institucional, si no antropològica; els governs de Berlusconi passaran a la Història per haver tutelat els interessos del propi cap i haver escarnit durant anys les funcions del Parlament sobirà recorrent contínuament a la pràctica antidemocràtica del decret llei (que, en ser votat impedeix, de fet, el debat parlamentari).
Malgrat que ens alegri la caiguda del govern, perquè el berlusconisme, el sistema social i de govern creat per Berlusconi per mitjà del consens forjat amb mentides, les amenaces contra els opositors, les "fàbriques de fang" construïdes expressament pels seus mitjans d’informació, els amics mafiosos que s’han fet seure al Parlament, la ballarina amant elegida Ministre de les Oportunitats entre iguals (quina ironia!), perquè tot aquest líquid putrefacte no sobrevisqui sinó que sigui derrotat per una nova alternativa real, creiem que és el moment que els ciutadans d’una Itàlia millor s’uneixin per fer sentir amb fermesa la seva pròpia veu.
Des de fa mesos, a Itàlia, estudiants, professors, investigadors protesten contra una "reforma" de la universitat que té com a únic objectiu el de treure recursos a la universitat pública per finançar la privada. Els emigrants i els treballadors s’enfilen a les teulades i a les grues per protestar contra una llei discriminatòria envers els nous ciutadans italians que sovint estan obligats a suportar condicions de semiesclavitud per poder treballar. De nord a sud, els obrers es mobilitzen perquè veuen en perill els drets sacrosants aprovats per contractes col·lectius nacionals i conquerits per les generacions precedents amb anys de dures lluites sindicals. A Aquila, ciutat sacsejada pel terratrèmol, milers de ciutadans protesten contra un projecte de pseudoreconstrucció que no torna a la vida el bellíssim centre històric i que ha acabat sent una especulació enorme sobre la qual no han pogut expressar lliurement la seva pròpia opinió.
A Nàpols, es manifesten per la defensa del medi ambient i contra les descàrregues tòxiques que destrueixen la vida, contra el TGV a la Vall de Susa, i arreu contra les privatitzacions i en favor de l’aigua pública.
Cada vegada més sovint les manifestacions de dissentiment estan "regulades" recorrent a l’ús indiscriminat de la força i arrestant i colpejant violentament els manifestants.
La setmana passada, sense anar més lluny, les forces policials s’han manifestat davant d’Arcore (la residència privada de Berlusconi) per protestar contra la falta crònica de recursos econòmics que els impedeix desenvolupar la seva funció i, almenys en aquesta ocasió, no hi va haver "incidents".
Per al Bé Comú, per la Justícia, per la legalitat, per la Constitució, per recordar tots els ciutadans que les conquestes democràtiques no són mai "segures" ni imperibles, sinó que sempre s’han de defensar i consolidar per mitjà de la participació de tota la població.
En qualsevol cas, hi hauria poca cosa a celebrar si Berlusconi caigués o el fessin caure al final d’una partida que ha tingut lloc completament a l’intern del Palau. No és suficient.
Per aquest motiu, mobilitzem-nos en totes les ciutats italianes i també a l’estranger. Ciutadans i ciutadanes, treballadors i estudiants manifestem: A Barcelona NO ESTEM DESANIMATS.
Reunim-nos tots a la Plaça Universitat, el dimarts 14 de desembre del 2010 a les 18.30
Coordinació Cittadini Italiani Progressisti di Barcellona.
S’hi adhereixen: Associazione AltraItalia, Movimento ‘Lo Sbarco’, Italiaes.org e i circoli di Barcellona del Partito Democratico, Italia dei Valori,
Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà.