4-V, Roma, seminari, ´Minoranze religiose nei paesi islamici, il caso egiziano´

Centro Congressi
Università La Sapienza, V.Salaria 113- ROMA, 4 maggio 2009, ore 9.30
Segreteria del Convegno: 06 88327066

Minoranze religiose nei paesi islamici.

Il caso egiziano

 

Ore 9,30 - Presiede il prof.P.De Nardis

Prof.M.L. Maniscalco: Il modello europeo dei rapporti tra società e minoranze religiose. Un approccio sociologico

Prof. P.Pizzo: Il modello islamico “classico” delle condizioni delle minoranze religiose e il modello della cittadinanza. Il caso egiziano

Prof.C.Coratella: Diritto vigente e minoranze religiose in Egitto oggi

Prof.S.K.Samir: Le condizioni attuali delle minoranze religiose in Egitto

Ore 11,00 - Pausa caffé

Prof.T.Orlandi: I Copti fra arabizzazione e tradizione.

Prof.U.Melotti: Ricerche sui cristiani copti emigrati in Italia

Prof.A.Grange: Un contributo della Riv.trim di Scienza dell’Amministrazione al tema dei diritti umani nell’Islam all’inizio del XXI secolo

Prof.R.Bettini: Tramonto dell’Apartheid islamica?

Testimonianze di copti emigrati in Italia sui motivi dell’emigrazione e i tipi di discriminazione subiti

Ore 12,30 - Discussione generale

Prof.P.De Nardis: Conclusioni del Convegno

 

Presentazione del Convegno

 

L’inizio del XXI secolo è segnato da cruenti episodi e situazioni di intolleranza religiosa che pongono pesanti interrogativi sul futuro delle minoranze religiose e l’effettività delle dichiarazioni dei diritti umani, tra i quali compare quello della libertà religiosa e dell’uguaglianza senza limitazioni fondate su religioni.

La cultura occidentale, temprata da esperienze secolari di conflitti religiosi ormai superati, si interroga sulle difficoltà del mondo islamico a rispettare le minoranze religiose presenti nei territori a popolazioni maggioritariamente musulmane, e ad adottare carte dei diritti umani in linea con quella dell’Onu.

Il caso dell’Egitto, Paese mediterraneo ed emblematico per il mondo musulmano anche per il ruolo della Università religiosa di al-Azhar, merita particolare attenzione a causa delle vicende degli apostati minacciati di morte e per le condizioni emarginate, specie con l’affermarsi dei movimenti fondamentalisti, dei cristiani copti, 10% della popolazione, di origini storiche anteriori alla invasione musulmana.

La convivenza tra musulmani e cristiani copti è quotidianamente problematica per le intolleranze (illegali) sociali e amministrative, e le discriminazioni (legali) sancite dalla legislazione. Questa proclama, secondo modelli giuridici occidentali, i principi della libertà religiosa e dell’uguaglianza, ma vincolandoli alla medievale sharia, o diritto sacro. Mentre la Lega araba era giunta, nel 2004, a proporre una carta araba dei diritti umani in cui la libertà religiosa non compariva vincolata a tale diritto.

Il Convegno si propone, in questo quadro storico e concettuale, di discutere più da vicino il presente e il futuro di una parte, dalla storia antica, della popolazione egiziana. Ove presente e futuro coinvolgono, in realtà, tutta la popolazione, compresa la musulmana, a credo coatto, e i relativi processi di mutamento, religiosi, culturali e politici, si presentano problematici, non circoscrivibili alla sola realtà egiziana, e non brevi.

La S.V. è invitata.