el Dalai Lama amb Marco Pannella a Venècia

"Veient avui el meu país de naixement sento patiment. En els anys 40, quan vareig ésser nomenat Dalai Lama, erem independents i control.lavem tot per nosaltres mateixos". Així parla el Dalai Lama en un cara a cara amb Marco Pannella a Venècia. Il documento è stato diffuso oggi dal Comitato organizzatore, ma è stato registrato nel corso della visita del dalai Lama a Venezia il 9 e 10 febbraio scorso, dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria. In quell'occasione è stato presentato alla suprema autorità spirituale del Tibet una copia del testo di Marco Polo, 'Il Milione' in cui si riconosceva gia' nel 1271 il Tibet come entita' autonoma ed indipendente, con propria moneta, lingua, tradizioni. "Molti democratici cinesi - ha proseguito il Dalai Lama nel faccia a faccia con Pannella - sono stati con noi in questi anni. I democratici cinesi mi hanno chiesto anche di essere loro leader, ma io ho risposto di no. Non posso essere il leader dei cinesi - ha spiegato la massima autorità spirituale del Tibet - ma posso dare loro tutto il mio appoggio, anche da qui. Per esempio l'anno scorso e' nato Charta 2008, un documento di ispirazione democratica sottoscritto da molti intellettuali cinesi. Io ho dichiarato subito che la sostengo. Oramai e' finito il tempo dei totalitarismi".

E proprio su Charta 2008 Pannella ha annunciato una iniziativa presso il Parlamento Europeo. "Avevamo il diritto di avere la nostra storia. - ha proseguito la guida spirituale del Tibet - Avevamo il nostro esercito, facevamo accordi con il Nepal, con la Mongolia, con le Indie Britanniche. I nostri confini nel 1914 erano stati ufficializzati dai britannici, dagli indiani, e perfino la delegazione cinese aveva ufficializzato che il confine del Tibet era quello ed aveva quella forma li'. Poi si ha fatto marcia indietro". La visita e' culminata il 10 febbraio con un confronto storico alla biblioteca Marciana, dove Michele Bortoluzzi ha presentato un testo di Marco Polo del 1271. In quell'epoca i grande viaggiatore Veneziano era ambasciatore per le province dell'impero per conto del Kublai Khan. Nel documento viene certificato che il "Tebet" era dotato di propria lingua, moneta, tradizioni. A sostegno di questa tesi e' stato mostrato al Dalai Lama una carta detta "Mappamondo di Fra Mauro" del XV secolo, dove il Tebet, appunto, recava una legenda di Stato Indipendente. Oggi il Tibet chiede non l'indipendenza, ma almeno un'autonomia "speciale, genuina" alla Cina.

14-II-09, apcom, larena.it