-i radicali e l’anticlericalismo, cronologia 2/2

976: I Radicali con quattro deputati entrano per la prima volta in Parlamento. Giulio Andreotti, che guida un governo di solidarietà nazionale grazie all'astensione del Pci, porta in Parlamento una proposta di revisione del Concordato. I radicali si oppongono in ogni modo in Parlamento. Anche a causa dello scandalo dello Ior e del crack dell'Ambrosiano il progetto di revisione si arena.

1977: I Radicali sono impegnati nella campagna di raccolta delle firme per 8 referendum: tra altri viene riproposto un referendum per abrogare il Concordato.

2 febbraio 1978: La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 16, dichiara inammissibile il referendum sulla abrogazione del Concordato, considerandolo "trattato" con uno stato estero, ed estendendo oltre la lettera dell'articolo 75 della Costituzione il divieto di sottoporre a referendum leggi di ratifica di trattati internazionali.

22 maggio 1978: Il Parlamento approva la legge n.194 sull'aborto. Per il mese di giugno di quell’anno era stato fissato il referendum proposto dal Partito Radicale, mirante alla abrogazione delle norme del codice penale sanzionatrici dell’interruzione volontaria della gravidanza. Come per il contesto delineatosi con il divorzio, anche in questo caso, i partiti si danno da fare per impedire la celebrazione del referendum. In questo caso accelerano i lavori della Camera dei Deputati con il ricorso alla seduta-fiume. La legge n. 194/1978 è approvata dalla Camera con 308 voti a favore e 275 contrari. Votano a favore il Pci, il Psi, il Psdi, gli Indipendenti di sinistra, il Pri e il Pli, i contrari sono Dc, Democrazia Nazionale, Msi, Südtiroler Volkspartei, Democrazia Proletaria e il Partito Radicale.

1979-1985: Come per il divorzio, anche con l'approvazione della legge sull'aborto parte immediatamente l'offensiva dei gruppi clericali più conservatori. Marco Pannella e i radicali, non mancano di spiegare la loro posizione su quella legge; rilanciano la loro iniziativa su quello che ritengono il vero genocidio della modernità, ossia il problema rappresentato dai 15 milioni di bambini che secondo l'Onu sono stati assassinati per fame nel solo 1978 e degli altrettanti (43.000 al giorno) che si stanno assassinando nel 1979. I radicali legano la loro iniziativa a quella di quei veri condannati a morte. Parte così la campagna contro lo sterminio per fame.

17/18 maggio 1981: Si vota il referendum sull'aborto che vuole la abolizione della 194. Contro questa legge negli anni precedenti vengono avviate tre raccolte di firme per indire altrettanti referendum: una da parte dei Radicali (che ne chiedono una modifica in senso ancor più ampio), e due da parte del cattolico Movimento per la Vita di Casini (una per un'abrogazione "minimale", una per l'abrogazione totale). Quest'ultimo verrà poi dichiarato inammissibile dalla Corte Costituzionale. Si vota in un clima reso incandescente dal recente attentato a Giovanni Paolo II: la proposta cattolica venne bocciata a schiacciante maggioranza (68 per cento), quella radicale anche (88 per cento).

18 febbraio 1984: La Repubblica italiana e la Santa Sede firmano a Roma un accordo in cui si riconosce l'opportunità di modificare il Concordato del 1929. L'accordo, firmato dal Presidente del Consiglio Bettino Craxi, già segretario del Psi, e dal segretario dello Stato vaticano Agostino Casaroli, viene ratificato dal Parlamento italiano con la Legge 25 marzo 1985, n. 121. Anche in questo caso il Pci è sostanzialmente collaborativo e favorevole al rinnovo del Concordato. Craxi non segue l'esempio di Andreotti che nel 1976 aveva portato la sua proposta al vaglio del Parlamento. Nel novembre del 1983 la stampa ufficiale parla di un incontro "storico" tra Craxi e Giovanni Paolo II. Tuttavia non si capisce il motivo di tale enfasi. A fornire una risposta è "La Stampa" che informa che il nuovo Concordato è quasi pronto alla firma. Non si parla di dibattito preventivo in Parlamento e si annuncia solo una sommaria "informativa" del governo. Dopo una serie di sconcertanti episodi, quali l'anticipo della "nota informativa" del governo sul Concordato dalla stampa, si svolge la seduta alla Camera, seguendo la procedura dei trattati internazionali, con un dibattito di pura e semplice ratifica, cioè senza possibilità di modifica da parte del Parlamento.

marzo 1985: I radicali sono gli unici che in parlamento cercano di seguire lo sviluppo sulla nuova disciplina dei beni ecclesiastici. La seduta del 29 marzo alla Camera è disertata da quasi tutti i suoi membri. Il gruppo del Partito Radicale è in maggioranza ed è l'unico che contrasta l'andamento delle decisioni che appare già stabilito.

Aprile - Maggio 1985: L'Art.7 comma 6 dell'accordo siglato da Craxi e Casaroli prevede l'istituzione di una commissione paritetica che si occupa gli aspetti economici nei rapporti fra stato italiano e Vaticano. Il risultato del lavoro della commissione è presentato al Parlamento italiano che approva quanto disposto dalla Commissione con la Legge 20 maggio 1985, n. 222. L'art.46 di questa legge consente ai contribuenti di dedurre dal reddito complessivo la somma devoluta a favore della chiesa cattolica (in seguito anche alle altre confessioni religiose). L'art.47 istituisce l' "otto per mille". La disposizione prevede che "a decorrere dall'anno finanziario 1990 una quota pari all'otto per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, liquidata dagli uffici sulla base delle dichiarazioni annuali, è destinata, in parte, a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario a diretta gestione statale e, in parte, a scopi di carattere religioso a diretta gestione della chiesa cattolica". Il comma 3 stabilisce che siano i contribuenti, dicendo che "le destinazioni di cui al comma precedente vengono stabilite sulla base delle scelte espresse dai contribuenti in sede di dichiarazione annuale dei redditi. In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse".

20 settembre 2000: Nei giorni del Giubileo riparte l'iniziativa radicale in tema di anticlericalismo. Il 20 settembre si rinnova il tradizionale appuntamento laico della manifestazione a Porta Pia per ricordare la "Breccia" di cui ricorre il 130° anniversario. L'iniziativa radicale riparte dalla questione di lottare contro quel "corpo clericale che pretende di essere il corpo perenne di Dio nella storia", come afferma Marco Pannella nel corso della manifestazione.

2001: Dalla sacralizzazione degli embrioni (già professata in occasione della legge sull'aborto), la Chiesa del Giubileo fa discendere il suo veto contro ogni forma di ricerca sulle cellule staminali. La ricerca sulle cellule staminali rappresenta uno dei settori più promettenti della biotecnologia, in quanto offre la possibilità di sviluppare nuovi metodi per riparare o sostituire le cellule o i tessuti lesionati o malati e per curare le patologie croniche più gravi. E proprio da qui, dalla battaglia per la libertà nella ricerca scientifica, riparte la necessità di un rinnovamento laico dello stato italiano. II radicali presentano Luca Coscioni come capolista alle elezioni politiche. Luca Coscioni è malato di sclerosi amiotrofica laterale ed è stato eletto nel Comitato nazionale di Radicali Italiani in occasione della prima elezione online sperimentata al mondo da una formazione politica.

Febbraio 2004: Dopo un primo tentativo andato a vuoto nel 2000, il Parlamento italiano approva la legge 40 sulla fecondazione assistita, che impone forti limitazioni alla pratica dell'inseminazione artificiale e impedisce ogni possibilità di ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali, riconoscendo all'embrione gli stessi diritti riconosciuti all'individuo. La Camera approva nella serata dell'11 febbraio a scrutinio segreto il disegno di legge. I sì sono 277, i no 222. Tre i deputati astenuti. Votano a favore del provvedimento Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc, Udeur e Lega. I contrari sono i Ds, il Prc, i Verdi, il Pdci, lo Sdi, il Nuovo Psi ed il Pri. La Margherita, che aveva lasciato libertà di voto ai suoi deputati, si divide. L'aula rivolge un applauso a Luca Coscioni che segue i lavori parlamentari in tribuna.

Primavera 2004: I Radicali avviano la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sulla fecondazione assistita. L'Associazione Luca Coscioni e agli altri soggetti radicali si mobilitano per raggiungere l'obiettivo delle 500mila firme. Fin dai primi momenti della campagna si delinea ancora una volta nel paese lo scenario che si era prodotto nei decenni precedenti. Anche in questo caso, come in tutte le altre occasioni in cui i cittadini italiani erano stati chiamati ad esprimersi per mezzo di un referendum su questioni di principio come divorzio e aborto, le forze politiche italiane assumono la medesima strategia. Il centrodestra rimette in campo quella che i Radicali avevano chiamato la linea Fanfani-Almirante, e che si proponeva di dare credito alle istanze del clero romano più conservatore. Gli stessi alti prelati e cardinali, dal canto loro, in numerosi documenti pubblici, incitano i cattolici a difendere quelli che loro chiamano i valori della vita e della famiglia. Le forze parlamentari di centrosinistra, seguendo lo schema berlingueriano degli anni Settanta, si mobilitano per portare ad una modifica della legge in Parlamento e cercare di evitare la consultazione referendaria.

Ottobre 2004: Viene portata a termine con successo la raccolta firme. I quesiti referendari contro la legge sulla fecondazione assistita sono 5: uno sostenuto esclusivamente dai Radicali che chiede l'abrogazione totale della legge 40, gli altri, sostenuti anche da altri partiti, chiedono modifiche parziali alla legge in vigore. Nei mesi precedenti, con il procedere dalla campagna per la raccolta firme, nell'opinione pubblica trova sempre più spazio la discussione intorno ai temi della laicità dello stato e delle cosiddette radici cristiane della civiltà europea. In questo contesto l'anticlericalismo torna al centro dell'iniziativa politica radicale a partire da quello che la stampa chiama il Caso Buttiglione. L'ex professore di filosofia, che proviene dal mondo cattolico più tradizionalista, viene escluso dalla squadra di governo della commissione europea guidata da Manuel Barroso. Nasce in seguito a questo episodio l'iniziativa di quelli che vengono chiamati gli "atei-devoti", che cercano di innescare l'opinione pubblica contro un supposto pregiudizio "anticristiano".

Novembre 2004: Il direttore del quotidiano "Il Foglio" Giuliano Ferrara, capofila degli atei-devoti, organizza una serie di incontri per aprire la discussione sugli argomenti portati alla luce grazie alla campagna referendaria. Rocco Buttiglione incontra il giornalista In un dibattito dal titolo: «Il processo alla strega cattolica». Marco Pannella si confronta con Ferrara nel "duello spettacolo": «Processo alla strega laica o alla strega cattolica?» 

6-8 dicembre 2004: I Radicali organizzano due colloqui presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles dal titolo: «Turchia ed Unione europea: ragioni per una scelta storica», e «Laicità e religioni nell'Unione europea : le emergenze Francia, Italia, Spagna». In particolare il secondo incontro si pone come spazio in cui i laici, i radicali anclericali si impegnano per dare la parola anche a quella parte del mondo cattolico la cui voce viene rimossa costantemente dal mondo della Chiesa cattolica e dall'opinione pubblica in generale. Si tratta dei cattolici dello "Scisma sommerso", come li chiama il filosofo Pietro Prini, cioè i cattolici che nelle scelte e nella loro vita quotidiana hanno un approccio laico e non seguono le direttive della gerarchia vaticana. Anche in questo contesto l'anticlelicalismo radicale diviene la chiave dell'iniziativa politica dei radicali ed acquista ancor più significato. Nel corso del convegno l'abbate Pohier porta la discussione sul concetto del "sensum fideluim" attraverso il quale emerge in maniera evidente la distanza enorme da parte delle gerarchie vaticane rispetto alle istanze che i fedeli intendono e pongono nel contesto della vita attuale. La Chiesa cattolica invece, nella sua realtà storica, secondo anche quanto afferma il cardinale Ratzinger, «non conosce una parola autonoma e distinta dalla Chiesa, ma la Parola vive nella Chiesa, come Chiesa della Parola".

13 gennaio 2005: La Corte Costituzione boccia il quesito referendario per l'abrogazione totale della legge sulla fecondazione assistita, mentre giudica ammissibili gli altri 4.

a cura di Michele Lembo

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